lunedì 4 luglio 2011

Storia piccola, piccolissima, microscopica.


Non è mia, ma quando me l'hanno raccontata a me è piaciuta da morire e mi sono permessa di trascriverla. Forse perchè a me le storie con i papà mi fanno sempre uno strano effetto, e un po'di umido tra le ciglia.

Sei piccolo, sei in macchina con tuo papà, ti sta portando a giocare a baseball.
Ti ci porta tutte le settimane e tutte le settimane, per arrivare, bisogna passare con la macchina sotto un vecchio ponte. L’arcata è stretta e la macchina è grande. O forse sembra grande a te che sei piccolo. Però anche tuo papà, che è grande, ti ha sempre detto che l’arcata è stretta e che la macchina potrebbe incastrarsi.
Per fortuna che lui è grande e sa risolvere queste situazioni. La macchina deve diventare un po’ più piccola e allora non succederà nulla, ma bisogna farcela diventare più piccola la macchina. 
Allora bisogna pensare a cose piccolissime e dirle tutte fino a che non si supera il ponte, ed è una responsabilità enorme visto che lo devi fare tu perchè papà è grande e sta guidando. 
E poi tu sei piccolo e di cose piccole ne sai molto di più.
Ecco di nuovo, ci siamo. 
Il ponte, l’arcata stretta, la macchina grande e devi pensare veloce e parlare a voce alta. 
Cose piccole.
Formica! Formica! Pulce! Microbo! Zanzara! Microbo piccolissimo!
È andata, siete diventati piccoli e siete passati anche stavolta. Meno male.
A volte le cose piccole sanno fare grandi cose.

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